Ciao, sono Antonio, sono iscritto alla Wall Street English da un anno, precisamente da Maggio. L’inizio della mia mia avventura presso la WSE è nata da una mia esigenza e volontà: non dover più dipendere da terzi per comprendere persone straniere e il potermi sentire libero di viaggiare senza la paura di non essere capito. Oltre alla necessità di avere un certificato che possa aiutarmi nel mondo del lavoro, in quanto è un aspetto ormai da tenere in considerazione.

All’inizio, come per tutte le nuove sfide, c’era il timore di aver intrapreso la strada sbagliata, il non essere sicuro che mi potessi trovare bene nella scuola o che avessi difficoltà a comprendere la lingua e quindi colmare quelle lacune che mi sono trascinato negli anni. Col tempo però mi sono ricreduto, ho riscontrato miglioramenti sopratutto nell’ascolto e comprensione. Questo l’ho notato da quando ho iniziato non più solo a sentire i brani in inglese, come avevo sempre fatto, ma comprenderne le parole e quindi parti dei testi (questo per fare un esempio).

Ciò che sto apprezzando, dell’impostazione della scuola, è la possibilità di comunicazione e confronto con le insegnanti nella sala computer il che rende meno interattive le lezioni al computer da dover seguire per sostenere gli Encounter, necessari per salire di livello. Oltre questo, la possibilità di partecipare ad incontri di gruppo tra più studenti ed insegnante, ovvero i Social Club e Complementary Class, consente di immergersi in un contesto pseudo-reale di meeting con persone straniere. Ciò spinge a doverti far comprendere in un’altra lingua e secondo me è alla base della comprensione della lingua stessa. Immaginare che per un’ora, un’ora e mezza l’unico modo per comunicare con altre persone sia quello di parlare in inglese.

Questa scuola la consiglierei a chiunque decida di voler sentirsi autonomo ovunque vada.

Thank you Antonio for your words.